La storia di Julie e un workshop di Fotogiornalismo a Lucca

Darcy Padilla é una reporter vecchio stampo. Nel 1993 mentre stava lavorando ad un reportage sull'assistenza a domicilio ai malati di AIDS conosce Julie, madre tossicodipendente di un neonato di 8 giorni e infetta dal virus dell'HIV. Da allora e per i successivi 18 anni Darcy ha fotografato Julie e  le sue innumerevoli vicissitudini, fino alla sua morte di AIDS, avvenuta nel 2010. 

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Andatevi a guardare le immagini che ha realizzato. Darcy e la sua macchina fotografica hanno accompagnato Julie attraverso una vita intera, fatta di numerose gravidanze e di figli che le sono stati sottratti per via della sua tossicodipendenza, fatta di traslochi, soprusi, tentativi di riscatto, dolori e infinite sconfitte quotidiane. Viene certamente da chiedersi quanto sia realmente utile, e a chi, l'atto di documentare così crudamente una simile vita. Ma andando un po' più a fondo nella storia se ne comprende il senso. Si scopre che Julie, attraverso Darcy, ha potuto riconciliarsi con suo padre che la cercava da 31 anni, mentre la madre adottiva del piccolo Zach, uno dei bambini che gli sono stati portati via dagli assistenti sociali, ha voluto che il bimbo le scrivesse per ristabilire un contatto con la sua vera madre. W. Eugene Smith diceva che spesso i fotografi non riescono ad entrare in contatto con i propri soggetti. Se questo è vero, e spesso lo è, Darcy ha sicuramente oltrepassato quel muro. Ha raccolto la sfida e ha trasformato il racconto di una storia di disperazione in un atto di compassione vero, verso una donna vittima di innumerevoli difficoltà, fornendo ai figli di Julie uno strumento per leggere il proprio passato e per provare a comprenderne le ragioni. Il reportage "The Julie Project" di Darcy Padilla è stato insignito dei più importanti riconoscimenti internazionali dedicati al fotogiornalismo, tra i quali lo Eugene Smith Memorial Fund Grant for Humanistic Photography, il Getty Images Grant for Editorial Photography e un World Press Photo.

Siccome per un fotografo la cosa più difficile non è tanto fare buone foto, ma unirle insieme e formare un racconto utilizzando un linguaggio comprensibile e riconoscibile, potrebbe essere utile, per approfondire questo aspetto della narrazione fotografica, frequentare il Workshop "Il progetto di un reportage: come si racconta una storia", tenuto proprio da Darcy Padilla. Il workshop  si terrà a Lucca il 15 e il 16 di Dicembre in occasione di Lumina, il festival internazionale di fotografia e videoarte. Io ci sto facendo un pensierino...